TERAMO – L’assemblea dei soci della Banca di credito cooperativo di Castiglione Messer Raimondo e Pianella ha approvato il bilancio 2015 dell’istituto di credito presieduto da Alfredo Savini. Tra i numeri più importanti gli oltre 3mila soci hanno sottolineato la crescita esponenziale del patrimonio, adesso attestato a 63 milioni di euro, con un aumento dell’8 per cento rispetto al 2014 ma addirittura del 260% dal 2000, quando era di ‘appena’ 16,8 milioni. L’utile di esercizio ha toccato 4,3 milioni, dimostrando un ottimo stato di salute, confermato anche da altri dati come la redditività al 7%, l’indice di patrimonializzazione al 20,49% e il rapporto tra sofferenze e impieghi fermo al 4,69%, al di sotto delle medie regionali delle Bcc. Numeri che hanno fatto invidia ai componenti del Cda della Banca di Teramo, con in testa il presidente Cristiano Artoni, che siedevano tra le prime file della sala dove si teneva l’assemblea a Castiglione: sono infatti le ultime settimane di esperienza bancaria per il management teramano che certo non possono parlare con altrettanta soddisfazione di Savini dei numeri complessivi del proprio istituto di credito, costretto alla svendita, e dunque all’incorporazione nella Bcc di Castiglione per via di una gestione scellerata del credito degli ultimi anni che ha portato ad accumulare un monte crediti inesigibili di oltre 70 milioni di euro. Le assemblee dei soci delle due banche decideranno sul progetto di incorporazione nelle prossime sedute convocate entrambe per il 12 giugno.
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